Lettori mp3 e mp4 compatti e leggeri: migliori prodotti di Marzo 2024, prezzi, recensioni

Quando si pensa ad un lettore musicale, inevitabilmente ci si immagina un prodotto di piccole dimensioni. Si tratta di oggetti che sono grandi pochi centimetri e pesano estremamente poco, risultando così versatili e maneggevoli.

La compattezza infatti è una delle principali caratteristiche dei lettori musicali, divenuta nel corso degli anni un vero e proprio tratto distintivo di alcuni brand. Oggi, grazie ad una continua evoluzione delle tecnologie, è difficile trovare in commercio dei lettori grandi ed ingombranti.

È comunque opportuno valutare i vari marchi esistenti ed i loro prodotti, prima di effettuare un acquisto. Questo perché alcuni lettori “barattano” la loro dimensione compatta con l’assenza di alcune funzionalità, che potrebbero interessarci o meno.

Lettori compatti: non sono stati sempre così

Oggi diamo quasi per scontato il fatto che un lettore musicale sia necessariamente di piccole dimensioni. La quasi totalità dei prodotti in commercio infatti è molto contenuta, e garantisce una vasta gamma di lettori grandi anche appena un pollice!

Tuttavia, questa attenzione alle dimensioni è una cosa molto recente. I primi lettori non erano così compatti, anzi: in alcuni casi erano piuttosto voluminosi, al punto da raggiungere le dimensioni di un palmo di mano.

L’evoluzione di questi prodotti iniziò con l’avvento della musica “portatile”. Questo particolare approccio divenne sempre più popolare a partire dagli anni 70, con la massiccia diffusione dei primi player portatili destinati alle musicassette.

Prima di allora esistevano già le radioline portatili. Queste non erano di dimensioni molto grandi, e funzionavano sia a batteria che con cavo di alimentazione. Rimasero in voga per molti anni, riuscendo a sopravvivere anche a tecnologie più recenti.

Il lettore portatile di musicassette infatti rese possibile una grande innovazione: permetteva di scegliere cosa ascoltare. A differenza della radio, dove bisognava sperare di sentire la propria canzone preferita, con le musicassette la si poteva riascoltare continuamente.

Questa innovazione spianò la strada a nuove forme di lettori. Dopo le musicassette arrivarono i lettori cd, anche loro utilizzabili in versione portatile. Tuttavia, entrambi presentavano un limite fisico: dovevano essere grandi almeno quando il supporto che dovevano riprodurre.

Questo “problema” iniziò a superarsi proprio grazie alla diffusione dei file audio, che gradualmente resero obsoleti i vari supporti e incentrò la strada verso i lettori digitali.

Di fatto, possiamo affermare che la dimensione dei lettori iniziò a diminuire per due aspetti: la dismissione dei supporti musicali e l’evoluzione della tecnologia. Sia in termini di hardware che di software.

Questioni di codec (e non solo)

Quando si comprese l’importanza dei file audio, i grandi marchi del mondo informatico del tempo gareggiarono per creare dei file personalizzati. Ci fu una vera e propria gara al codec più prestante, che tuttavia terminò con la vittoria di formati utilizzati ancora oggi, come MP3 ed MP4.

Un file audio funziona un po’ come un archivio: comprime al suo interno l’audio, e permette di riprodurlo alla necessità. Tuttavia, un buon file audio è quello che, nel comprimere il file, non ne compromette la qualità.

Basti ricordare il peso dei primi file audio, recuperabili ancora oggi in alcuni vecchi dischi: decine e decine di megabyte! Oggi un file audio della stessa qualità difficilmente supera il megabyte di peso, mentre file così grandi continuano ad esistere solo per lunghe registrazioni.

Il vantaggio nell’evoluzione dei codec ha permesso proprio questo: un file di alta qualità occupa sempre meno spazio. File di alta ed altissima qualità occuperanno invece necessariamente più spazio, ma senza eccedere come accadeva in passato.

Sommando questa funzionalità con la disponibilità di memorie sempre più capienti e più piccole, è facile comprendere come mai i lettori musicali siano diventati così frequenti e comuni, e lo siano ancora oggi.

Il settore delle nanotecnologie ha registrato un progresso incredibilmente rapido. Paragonando uno smartphone dei primi anni del 2000 ad uno dei giorni nostri, noteremo decine e decine di differenze solo nella componentistica: sono più snelli, compatti e funzionali.

Detta in maniera più semplice, possiamo affermare che nel corso degli anni si sono “rimpiccioliti” sia i componenti hardware che software. Questo binomio ha permesso di produrre oggetti sempre più piccoli e compatti, con prestazioni elevate e perfettamente funzionali.

Cosa guardare e come scegliere

Quando si vuole acquistare un lettore musicale compatto, bisogna prestare attenzione ad alcuni dettagli e particolari del prodotto.

Questo avvertimento è necessario, perché nel corso degli anni sono nati moltissimi produttori che hanno emulato i lettori di maggior successo, sia MP3 che MP4. Questi lettori di fatti differiscono per una principale caratteristica: il primo permette di riprodurre solo file audio, mentre il secondo permette di riprodurre anche file video.

I lettori MP4 infatti dispongono di un piccolo schermo, grande pochi centimetri, che permette di guardare i videoclip musicali o anche altri file video, purché in formato MP4. Oggi questo particolare formato non gode più di grande interesse, e viene utilizzando esclusivamente per i file audio.

Di fatti, i principali modelli con schermo hanno avuto una grande diffusione a ridosso dei primi anni duemila, con i famosi lettori della Apple che hanno fatto da apripista ai prodotti con schermo. Da quel momento, numerosi produttori hanno realizzato modelli simili, che tuttavia oggi sono sempre meno frequenti.

I video musicali sono ancora oggi molto importanti nel settore, ma di fatto si preferisce ascoltare il brano, sopratutto in mobilità. Anche per questo i lettori audio-video hanno lasciato velocemente il posto ai soli lettori audio, più compatti e dedicati esclusivamente alla musica.

Oggi un buon lettore audio multimediale si presenta compatto, solido e dall’aspetto curato. Dispone di funzionalità avanzate per la riproduzione musicale, come la gestione dei filtri, una serie di equalizzatori in base al genere ascoltato e funzioni di riproduzione casuale e intelligente.

Inoltre, i modelli più recenti presentano una novità: la possibilità di essere connessi ad internet, ed ascoltare playlist online o tramite appositi servizi di streaming. Questi prodotti dispongono di memorie più piccole, compensate dalla possibilità di salvare solo determinati file o di ascoltarli in remoto.

Si tratta poi di prodotti non eccessivamente costosi, compresi in una fascia di prezzo che parte dai 20 euro e può superare anche i 100, in base alle specifiche del prodotto. Ampia e vasta la disponibilità di marchi, dai più importanti e noti prodotti della Microsoft e della Apple passando per i più economici (ma non meno prestanti) Mediacom, Majestic ed Lg.

Non proprio un nativo digitale, ma appassionato di tecnologia ed elettronica. Lavoro come consulente informatico per diverse aziende, sempre alla ricerca di soluzioni ottimali ed in grado di rendere “smart” ogni cosa.

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